TRUFFA ONLINE – RICARICA “POSTEPAY” –
Nel delitto di truffa, quando il profitto è conseguito mediante accredito su carta di pagamento ricaricabile (nella specie “Postepay”), il tempo e il luogo di consumazione del reato sono quelli in cui la persona offesa ha proceduto al versamento del denaro sulla carta, poiché tale operazione ha realizzato contestualmente sia l’effettivo conseguimento del profitto da parte dell’agente, che ottiene l’immediata disponibilità della somma versata, e non un mero diritto di credito, sia la definitiva diminuzione patrimoniale in danno della vittima (Cassazione Penale, Sez. II, 24 gennaio 2018, ud. 6 ottobre 2017, n. 3329).

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DIFFAMAZIONE – CONDOMINIO – 
Commette il delitto di diffamazione colui che in assemblea condominiale affermi che il consuntivo è falso anche se non fa il nome dell’amministratore, essendo lo stesso agevolmente identificabile (Corte di Cassazione, Sezione 5 penale: Sentenza 22/01/2018, n. 2627).

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MARCHI E BREVETTI – 
Il delitto di fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale è integrato anche nel caso di opere di design industriale destinate alla produzione seriale ove ricorrano le condizioni normativamente indicate, date dal carattere creativo e dal contenuto artistico dell’opera (Corte di Cassazione, Sezione 3 penale: Sentenza 22/01/2018, n. 2402).

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SMS – WHATSAPP – SEQUESTRO PROBATORIO – 
Sms e WhatsApp, nonché gli altri dati contenuti nella memoria del telefono non rientrano nella nozione di «corrispondenza» ma hanno natura di prova documentale e dunque ai fini del sequestro probatorio non soggiacciono alle regole di maggior rigore previste per la “corrispondenza” (Corte di Cassazione Pen., Sentenza 16 gennaio 2018 n. 1822).

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OCCULTAMENTO O DISTRUZIONE DI DOCUMENTI CONTABILI – ART. 10 D. LGS. 74/00 –
La mancata tenuta delle scritture contabili obbligatorie, se mai istituite, non è penalmente rilevante, essendo punibile soltanto in via amministrativa a norma dell’art. 9, comma 1, D. Lgs. 471 del 1997. In tal senso, per il principio di stretta legalità, si è pronunciata la Corte di Cassazione, Pen., sentenza 1441 del 15.1.2018, secondo cui la norma punisce soltanto le condotte di occultamento o distruzione delle predette scritture che, quindi, devono previamente esser state istituite.

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STUPEFACENTI – CONFISCA DEL VEICOLO –
L’automobile impiegata per il trasporto di stupefacente, allorquando sia usata in modo anomalo ed occasionale come mezzo per commettere la condotta illecita, non è confiscabile ai sensi dell’articolo 240 del codice penale (v. Corte d’appello di Roma, sentenza n. 2914/2017).

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DIRITTO ALL’IMMAGINE – PUBBLICAZIONE DI UNA FOTOGRAFIA SENZA CONSENSO – RISARCIMENTO DANNI – 
La pubblicazione non autorizzata di una fotografia, utilizzata per fini pubblicitari, comporta il risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, in favore del danneggiato, a prescindere dal contenuto denigratorio o meno dell’immagine, per il sol fatto del mancato consenso alla pubblicazione. Il danno non patrimoniale, poi, previsto dall’articolo 10 del codice civile, se non può essere provato nel suo preciso ammontare, può essere liquidato anche equitativamente dal giudice tenendo conto di tutte le circostanze del caso specifico (Tribunale di Pordenone – Sentenza n. 634 del 2017).

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PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI – 
I dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute possono essere trattati solo se cifrati o criptati in modo da rendere non identificabile l’interessato. Di conseguenza i soggetti pubblici o le persone giuridiche private, anche se agiscono in funzione o con finalità di pubblico interesse o in adempimento di un obbligo contrattuale, devono osservare le prescritte cautele (Cass. Civile, Sezioni Unite, Sentenza 27 dicembre 2017, n. 30981).

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CRISI AZIENDALE – OMESSO VERSAMENTO DI RITENUTE – PUNIBILITA’ ESCLUSA SE MANCA IL DOLO –
Il legale rappresentante di una società che omette di versare, nel termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto di imposta, le ritenute certificate risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituti, non può essere punito per il reato di omesso versamento di ritenute certificate per difetto di dolo, qualora la società abbia adottato tutte le misure concrete possibili per far fronte alla crisi di liquidità (Tribunale di Firenze, Sentenza n. 1518/2017).